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Il bonding definisce una relazione intima e unica, un processo di formazione del legame tra i genitori e il bambino creando un dialogo verbale e non verbale, un’esperienza fisica, emozionale e ormonale. Favorisce il benessere del neonato, lo sviluppo psico-fisico corretto e stimola le capacità comportamentali del neonato.

Il bonding si distingue tra prenatale e postnatale che sono strettamente correlati.

  1. Bonding prenatale: indica l’insieme delle modalità relazionali tra mamma e feto durante il periodo della gravidanza. Nel bonding prenatale, mamma e figlio comunicano a diversi livelli: fisiologico, comportamentale, con la visualizzazione e attraverso i movimenti.
    Le attività di bonding prenatale più note ed efficaci sono: accarezzare il pancione, parlare, cantare e percepire il feto.
    Il feto, a sua volta, utilizza tutti i cinque sensi per comunicare e sviluppare il legame con la sua mamma.
  2. Bonding post-natale: si stabilisce a poche ore dal parto tra mamma e figlio (anche tramite il contato pelle-a-pelle), permette alla mamma di allattare, cullare, giocare con il proprio bambino, ma anche di proteggerlo, non trascurarlo e non abbandonarlo.
    È molto importante che i genitori possano vedere e stare con il loro bambino appena nato (rooming in) per accarezzarlo, toccarlo, parlargli per aiutarlo a superare lo stress dalla separazione dall’ambiente intrauterino.

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